
Alibaba Group è una multinazionale cinese, fondata nel 1999, che opera in svariati settori dell’attività economica, dall’e-commerce al cloud computing, passando per lo streaming e la logistica.
Insomma, una sorta di Amazon cinese.
Negli anni la sua crescita è stata pressoché inarrestabile, crescita però che ha subìto un forte rallentamento dal 2020,
in parte a causa delle rigide restrizioni dovute alle politiche cosiddette “Zero Covid”, in parte per il forte ostracismo mostrato dal Governo cinese nei confronti delle aziende tech private cinesi, attraverso l’introduzione di una serie di normative che miravano ad arrestarne l’ascesa – si ricordi il caso Ant Group, all’epoca ne scrissi anch’io – in particolare verso il suo fondatore, Jack Ma, tanto da costringere quest’ultimo a sparire dai radar per qualche tempo.

Non è passato inosservato, infatti, che il ritorno di Ma in Cina sia coinciso con l’annuncio da parte di Alibaba di scindersi in sei gruppi aziendali, in quella che è la più significativa riorganizzazione della propria governance dalla sua fondazione.
Una notizia che ha sorpreso positivamente i mercati, a New York il titolo Alibaba ha compiuto un balzo del 14%, e che l’attuale amministratore delegato, Daniel Zhang, in una lettere ai dipendenti, ha motivato con l’esigenza di “Diventare più agili, migliorare il processo decisionale e consentire risposte più rapide ai cambiamenti del mercato.”
Da Alibaba, come detto, nasceranno sei gruppi, ognuno dotato di un proprio amministratore delegato e di un proprio consiglio di amministrazione:
- Cloud Intelligence Group si occuperà delle attività di cloud computing e di quelle legate all’intelligenza artificiale dell’azienda. A guidarla sarà lo stesso CEO di Alibaba, Daniel Zhang.
- A Taobao Tmall Commerce Group sarà invece demandata la gestione delle piattaforme di shopping online dell’azienda, tra cui Taobao e Tmall. A guidarla sarà Trudy Dai, uno dei membri originari della società, studente del fondatore Ma quando era ancora un insegnante di inglese.
- Local Service Group, l’attività che consiste nel servizio di consegna di cibo di Alibaba Ele.me, sarà guidata da Yu Yongfu.
- Wan Lin continuerà ad occuparsi di Cainiao Smart Logistics, l’azienda che ospita il servizio logistico di Alibaba.
- Le attività che noi occidentali meglio conosciamo, ossia quelle legare all’e-commerce dell’azienda, AliExpress e Lazada, saranno contenute in Global Digital Commerce Group. A guidarle Jiang Fan.
- Infine, il CEO di Digital Media and Entertainment Group, quanto concerne quindi l’attività di film in streaming di Alibaba, sarà Fan Luyuan.
Ognuna di queste aziende, fatta eccezione di Taobao Tmall Commerce Group, la quale rimarrà interamente di Alibaba, avrà facoltà di raccogliere fondi dal mercato in maniera indipendente e, quando i tempi saranno maturi, quotarsi in Borsa.
Oltre che con il rientro di Ma, tale riorganizzazione coincide anche con il riavvicinamento di Pechino alle aziende tech, nel tentativo di rilanciare la crescita economica del Paese e la competitività con quello che sarà l’antagonista dei prossimi decenni, gli Stati Uniti.
Hai trovato questo articolo interessante?
Resta aggiornato sulle future pubblicazioni mettendo un like alla pagina Facebook di sostegno al blog o iscrivendoti alla newsletter.Ti invito, inoltre, a dare uno sguardo alla sezione del sito relativa alla mia attività di consulente finanziario.
Sei anche su Instagram? Seguimi!
Grazie per la lettura, al prossimo articolo.