
Dopo le 3 bocciature al Piano May e i successivi “No” alle 12 proposte (8 avanzate il 27 marzo e 4 il 1 aprile) presentate dallo stesso Parlamento, è finalmente arrivato un “Sì” ad una mozione su Brexit, quella della parlamentare laburista Yvette Cooper, avente per oggetto la volontà di scongiurare il “No deal”, ossia l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea senza un accordo, aka “Hard Brexit”.
Maggioranza trasversale ma risicatissima – un solo voto, 313 voti contro 312 – quella ottenuta dalla Cooper, che però, salvo sorprese – ricordiamo che oltre che dalla Camera dei Comuni dovrà essere accettata anche dalla Camera dei Lord per l’approvazione finale – mette un primo punto su quale sia l’effettiva volontà del Parlamento britannico: uscire dall’UE ma solo dopo aver raggiunto un accordo.
Ora l’idea di Theresa May, fanno sapere da Downing Street, è chiedere un nuovo rinvio all’UE, oltre il termine del 12 aprile, in modo da darle il tempo necessario per raggiungere un accordo con il leader laburista Jeremy Corbyn, passaggio probabilmente cruciale per convincere il Parlamento britannico ad approvare il Piano su Brexit che, come detto in apertura, ha finora ottenuto tre pesanti bocciature.
Come reagirebbero a Bruxelles a questa nuova richiesta di rinvio?
Difficile dirlo, Jean-Claude Junker, Presidente della Commissione Europea, aveva accettato la breve proroga – dal 29 marzo al 12 aprile – allo scopo di dare il tempo alla May di convincere il proprio Parlamento a ratificare l’accordo, in modo da evitare in un sol colpo, sia lo spauracchio “Hard Brexit”, sia la tragicomica partecipazione di Londra alle imminenti elezioni europee, in programma dal 23 al 26 maggio; anzi, la ratifica dell’accordo entro il 12 aprile era proprio la condizione richiesta per il rinvio della Brexit!
Ma chi ci garantisce che, in caso di ulteriore proroga, il Regno Unito accetti l’accordo che, tanto la May, quando l’UE, ritiene non rinegoziabile, in quanto il migliore possibile? Del resto Corbyn ha sempre criticato aspramente l’accordo raggiunto, invitando la May a dimettersi nel caso non fosse riuscita a migliorarlo.
Oltremanica si continua a giocare col fuoco, forse gli inglesi meriterebbero davvero una punizione esemplare.
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