Elvira Nabiullina, Governatrice di Central Bank of Russian Federation.

In una riunione straordinaria tenutasi nella giornata di ieri, la Banca Centrale della Federazione Russa ha annunciato un’ulteriore riduzione dei tassi – la terza in poco più di un mese – portandoli dal 14% all’11%.

Siamo quindi vicini al ritorno ad una condizione pre-invasione, quando il tasso di riferimento era all’11%; a tal proposito la Governatrice, Elvira Nabiullina, ha affermato di vedere ancora spazio per ulteriori tagli nelle prossime riunioni.

Andamento del tasso di riferimento russo negli ultimi mesi. Fonte: Bloomberg.

Il motivo? Il forte apprezzamento del rublo.

Dunque, se da un lato il Presidente russo Vladimir Putin e la forte schiera di seguaci che imperversano – ahinoi – anche sui nostri media, stanno propagandando il rafforzamento del rublo sulle valute occidentali come un segnale di resilienza del Paese alle sanzioni occidentali, dall’altro, chi si occupa della politica monetaria del Paese sta operando affinché ciò non accada.

Andamento del cambio rublo/dollaro negli ultimi mesi. Fonte: Bloomberg.

Sebbene Nabiullina abbia fatto scarsa menzione sulle dinamiche del rublo, allo scopo di non contraddire chi l’ha nominata, limitandosi a registrare il positivo rallentamento dell’inflazione, la verità, in conferenza stampa, è venuta fuori piuttosto chiaramente: “I prossimi trimestri non saranno facili, mentre l’economia si sta adattando sarà difficile per aziende e cittadini.”

C’è chi ritiene però che gli sforzi che la Banca Centrale russa sta compiendo saranno vani: i controlli sui capitali, seppur allentati, indeboliscono la domanda di valuta estera, rendendo impossibile la vendita di beni e il rimpatrio delle ricchezze detenute oltre-confine, mentre l’aumento delle esportazioni degli energetici, esclusi sinora dalle sanzioni occidentali, continuerà a rafforzare il rublo.

Siamo nella condizione in cui il tasso di cambio è determinato per la quasi totalità dalla bilancia commerciale, condizione nella quale la politica monetaria può fare ben poco. Ecco perché il deciso calo del rublo sul dollaro registrato subito dopo l’annuncio non lascia le autorità di politica monetaria russe ottimiste circa il prossimo futuro, avrà effetto temporaneo.

Nei prossimi mesi la Governatrice Nabiullina proverà con ulteriori tagli al livello dei tassi a salvare l’economia russa dal baratro di una recessione a doppia cifra e, presumibilmente, da una spirale inflazionistica quasi altrettanto preoccupante.

Ci riuscirà? No. Per il bene dei cittadini russi ci si augura che qualcuno al Cremlino ne prenda atto al più presto.

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